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Un secolo dalla Marcia
Orari di apertura al pubblico
Da Venerdì a Domenica e Festivi
Il primo centenario di un importante avvenimento storico rappresenta l’occasione per una ricognizione di tutta la storiografia sul tema, anche in rapporto all’acquisizione di nuove fonti documentarie. Significa, quindi, un momento di verifica e riflessione critica a conferma o smentita di conclusioni e giudizi, sinora formulati su quello stesso fatto storico.
È il caso dell’imminente ricorrenza di un secolo dalla Marcia su Roma che tanto indelebilmente ha segnato la storia del ‘900 italiano: la ricerca archivistica, ad esempio, ha chiaramente mostrato e ancora darà future prove, in proposito, come nella vulgata della vecchia dicotomia tra il male del Fascismo e il bene dei suoi oppositori debba considerarsi – perché sempre più documentata – l’ampia zona grigia, sotterranea di quanti strumentalizzarono le camicie nere contro l’offensiva violenta del biennio rosso, sostenuta dall’improvvida adesione all’Internazionale Comunista da parte dei socialisti nel congresso di Bologna del 1919.
Proprio sul centenario della Marcia su Roma la mostra «O ROMA O MORTE. Un secolo dalla marcia» propone un vasto percorso storico, illustrativo di quell’avvenimento e della successiva ascesa al governo dei fascisti, collocandolo, fra l’altro, laddove tutto ebbe origine: Predappio, paese natale di Benito Mussolini.
Una mostra ideata perché risulti obiettiva, molto analitica e documentata, aliena da toni retorici, celebrativi o, ancora peggio, apologetici, sempre incompatibili con la serietà dell’indagine storica.
Nella mostra ai quasi venti grandi pannelli parietali, illustrativi delle 15 sezioni tematiche, si aggiunge l’esposizione di oltre 150 cimeli, provenienti dal ricco, sempre collaborativo collezionismo storico emiliano romagnolo e di altre regioni.
In un secolo, considerando 25 anni il tempo intermedio tra una generazione e la successiva, possiamo dire che 4 generazioni si registrano ad oggi dalla data della Marcia su Roma, tre delle quali dal 1947 non hanno vissuto il Fascismo, ma solo conosciutone un racconto, spesso privo di rigore storico.
Ecco, la mostra «O ROMA O MORTE. Un secolo dalla marcia» ha il proposito di contribuire soprattutto alla conoscenza delle generazioni più giovani, suscitando o anche rinnovando quel confronto di discussione critica che è il sale della storia e, prima ancora, del vivere civile, lontano, finalmente, da divisioni, retaggio di una trascorsa, terribile e dolorosa guerra civile tra fratelli.